| Intanto Eva, nell’altra stanza, aveva sentito dei rumori provenire dalla stanza accanto ed era andata in corridoio a controllare. Quando sentì parlare i due Cesaroni, non poté fare a meno di ascoltare. - Anche a te i mostri sotto il letto danno fastidio? – chiese il piccolino. Marco abbozzò un sorriso. – No.. sono i mostri nel cuore che mi perseguitano. – rispose. Mimmo tentò di fare la faccia di qualcuno che aveva capito.. ma non gli riuscì molto bene. Con un altro mezzo sorriso, il fratellone iniziò a spiegare. – Vedi piccolo, crescendo incontrerai sempre più spesso la parola amore, e ti chiederai che cosa significa. E anche se qualcuno proverà a spiegartelo, tu continuerai a non capire la magia di questo sentimento.. lo vedrai negli altri, e ti affascinerà.. e non potrai frenare il desiderio di sentire quello che sentono loro, di provare la loro felicità. – Come papà e Lucia? – lo interruppe il piccolo. – Sì.. come loro. – rispose Marco. Eva, che si era avvicinata talmente tanto alla porta della stanza dei ragazzi che le sarebbe bastato muoversi un millimetro in avanti per aprirla, era affascinata e rapita dalle parole del fratellastro, che allo stesso tempo, però, le avevano fatto scendere una lacrima che ora le solcava il volto, poiché pensava che Marco stesse parlando di Rachele. – E cosa c’è di spaventoso nell’amore? – chiese Mimmo. Il fratello maggiore fece un lungo respiro, si era lasciato trasportare troppo dalle parole, e solo dopo aver meditato attentamente su quello che stava per dire aprì bocca, per paura di lasciarsi scappare qualcosa che potesse far capire al piccolo di chi stava parlando. – Marco? – Mimmo era impaziente di avere una risposta. Riuscito ad attirare nuovamente l’attenzione del fratello, ripeté: - Cos’è che ti spaventa dell’amore? – Tutto.. e niente. – Rispose Marco pensieroso. Si rese conto che al piccolo quella spiegazione non bastava e continuò: - Vedi Mimmo, quando vedi l’amore negli altri, come nel papà e Lucia ad esempio, vedi solo la parte più felice e spensierata di esso e, come ti ho detto, desideri viverla, ma non puoi perché devi trovare la persona giusta. – E come fai a sapere qual è la persona giusta? – chiese il piccolino. Marco fece un altro sospiro. – La ragazza giusta è quella che quando la vedi ti toglie il respiro.. e quando sei con lei non esistete altro che voi due.. e che quando ride ti rende la persona più felice del mondo.. mentre quando piange potresti morire pur di farla smettere.. – Mimmo sembrava confuso. – Io però ancora non capisco cosa ci sia di brutto in tutto questo.. – Di brutto, Mimmo, c’è che, se trovi la persona giusta e lei trova te, l’amore è capace di farti la persona più felice del mondo. Ma se lei non prova le tue stesse emozioni.. se ti vede solo come un.. amico.. – “Stai attento Marco, stavi per farti scoprire!” si ripeté fra sé. – Allora l’amore diventa il tuo peggior incubo.. ti calpesta il cuore e ti fa soffrire più che mai.. – E tu non puoi non innamorarti di chi non ti ricambia? – chiese il furbo Mimmo. – E’ questa la fregatura.. quando trovi l’amore.. non c’è via d’uscita. – In che senso? – chiese il piccolo con uno sbadiglio. Marco ormai non faceva più caso al suo interlocutore, si stava finalmente liberando di tutto quello che si teneva dentro da tanto tempo.. – Nel senso che vuoi solo Lei.. non importa quanto sia bella o attraente qualunque altra ragazza.. perché lei lo sarà sempre di più. – In quel momento ci fu una pausa durante la quale il silenzio della notte pervase anche quella stanza in cui tante parole erano state appena dette..
- Marco, ma questo era un sogno? – No, piccolo.. – E tu sei davvero innamorato..? – Sì.. - ..E di chi? – E.. Eva! Eva, infatti, era stata presa talmente dalle parole del fratellastro che per sentire meglio si era spinta troppo ed aveva aperto la porta, entrando rumorosamente nella stanza dei ragazzi. Rudi non si era svegliato, ma in compenso gli altri due Cesaroni la guardavano entrambi, con aria sorpresa e, da parte di Mimmo, anche un po’ divertita. - Io.. ecco.. io.. ma questo non è il bagno..? – Farfugliò la ragazza, in un goffo tentativo di giustificare la sua presenza. Visto che Marco non riusciva a staccare gli occhi di dosso dalla sorellastra, che faceva altrettanto, fu Mimmo a parlare. – No. - le rispose. Dopo un attimo di silenzio, Eva riuscì a sbattere le palpebre e a rispondere: – Scusate.. io.. devo aver sbagliato porta.. allora.. io.. andrei.. – le sue guance erano diventate rosse dall’imbarazzo, ma per quanto desiderasse abbassare lo sguardo e fissare il pavimento finché non fosse tornata in camera sua, non riusciva a smettere di fissare Marco. – No! – disse lui, quasi involontariamente. Gli sguardi dei due erano talmente insistenti che persino il piccolo Cesaroni si era accorto che stava succedendo qualcosa. In effetti, per i figli maggiori della famiglia gli sguardi di uno per l’altra e viceversa avevano sempre avuto tanti significati. E per l’ennesima volta, entrambi provavano lo stesso sentimento, ma entrambi lo nascondevano, spaventati.
In quel momento, Marco era sorpreso dall’entrata improvvisa della sorellastra e temeva che lei avesse potuto sentire le sue parole, e avesse capito il suo sentimento per lei; temeva una reazione simile a quella del padre, che, quando lui era stato così stupido da confessargli i suoi sentimenti per la figlia di Lucia, gli aveva urlato contro, parlando di incesto. Temeva che anche lei, se le avesse detto quelle due parole che aveva in bocca da mesi, e che a stento tratteneva quando la vedeva, sarebbe stata disgustata all’idea di una storia con “il miglior fratello del mondo”, come l’aveva definito lei stessa. In quel momento, però, Marco, guardando negli occhi di Eva, vedeva tutto. Vedeva negli occhi di lei la sorpresa e l’imbarazzo che lui provava in quel momento, ma anche qualcos’altro, qualcosa in cui si riconosceva più che mai.. vedeva quelle due parole che non aveva mai avuto il coraggio di dire.. perchè era stato finalmente messo di fronte all’ovvia verità. Ma non poteva fare a meno di chiedersi se negli occhi della ragazza ci fossero davvero tali emozioni, o se era la speranza ad ingannarlo.
In quel momento, Eva era più imbarazzata che mai per la goffa entrata che aveva fatto nella stanza dei ragazzi, ma non ci badava molto, perché stava ancora pensando e ripensando alle parole di Marco di poco prima. Sapeva che il fratellastro si riferiva a Rachele parlando della sua anima gemella, eppure per un momento aveva sperato che non fosse così.. le era persino sembrato che quando Mimmo gli aveva chiesto di chi fosse innamorato, lui stesse per dire il suo nome.. ma forse l’immaginazione di una ragazza innamorata le aveva giocato per l’ennesima volta un brutto scherzo. Doveva smettere di illudersi. Eppure.. eppure erano tanti i momenti in cui avrebbe voluto andare da lui e baciarlo semplicemente, senza preoccuparsi della sua reazione. Ma erano tante cose a frenarla.. il matrimonio dei loro genitori, Rachele.. ma più di tutto.. la certezza di non essere ricambiata. Lei gli aveva dato tante occasioni.. tanti indizi.. ma lui non aveva mai fatto niente per darle un minimo di speranza.. allora perché lei continuava a sperare? Perché continuava a farsi del male in questo modo? In quel momento, però, Eva guardando negli occhi di Marco, vedeva tutto. Vedeva la sorpresa di come lei gli era piombata in camera, l’imbarazzo per come questo era successo, ma vedeva anche l’emozione che sapeva esserci nei suoi, l’emozione e la speranza per le parole che aveva appena sentito, che le avevano donato quella speranza.. la speranza di poter sentire un giorno lui parlarle in quel modo, ma non come a una sorella o a un’amica.. la speranza di sentirgli pronunciare quelle due parole, così brevi ma in grado di cambiare la vita di entrambi.. sarebbe bastato quel semplice “ti amo” mai detto, che vagava sulle bocche di entrambi, per confermare le speranze dei due ragazzi..
Marco vedeva questo negli occhi di Eva. Eva vedeva lo stesso negli occhi di Marco. E Mimmo cosa vedeva? Mimmo vedeva l’Amore
------------------------------------------------------------------ Lo so che è stralunga ma ci ho messo tutta la sera.. vi prego leggete e commentate, non per forza positivamente!
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