"I Cesaroni" e i problemi senza conseguenze....?

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*shelly*
icon5  view post Posted on 18/4/2008, 13:50




I Cesaroni" e i problemi senza conseguenze
18/04/2008 08:00

La Tv dà i numeri di Giorgio Bellocci

Premesso che nella televisione italiana passano cose peggiori de “I Cesaroni”, risulta abbastanza incomprensibile l’elevato consenso di cui gode la serie di Canale 5. Si dirà: dov’è la novità? In passato c’era già stato il caso di “Un medico in famiglia”, mogul di ascolti ma prodotto nazional-popolare scritto e recitato in modo approssimativo.

La novità risiede nell’esposizione mediatica di cui fruiscono i (presunti) contenuti de “I Cesaroni”. “Un medico in famiglia” fece scalpore soprattutto per l’addio di Claudia Pandolfi e Giulio Scarpati dopo la seconda serie e per la lettura de “L’Unità” da parte di Banfi-nonno Libero. Ma in generale si scrisse che era un prodotto leggero che raffigurava con grandi forzature il mondo delle Asl e con toni fiabeschi il concetto di famiglia. Intelligentemente nessuno della produzione o del cast avanzò eccessive rivendicazioni in tema.

Per “I Cesaroni” prima è partito un mantra affidato a giornalisti romano-centrici di importanti quotidiani (la Garbatella descritta come felice micro-cosmo che neanche Bruce Springsteen con il New Jersey...), poi sono arrivate le ospitate a “Matrix” e infine ci si è messa pure “L’Unità” con un editoriale nella settimana che ha preceduto le elezioni.

Estrapolo dall’articolo di Paolo Soldini: “Con bravi attori e trame accattivanti la fiction di Canale 5 mostra un’Italia alle prese con i problemi di vita e lavoro di tutti...”. Passi per il giudizio sulla recitazione, che può anche essere soggettivo (certo, fuori dal contesto Max Tortora è un grande talento e i bagagli artistici di Elena Sofia Ricci e Antonello Fassari sono interessanti)... vanno bene pure le trame accattivanti, ma l’idea che la fiction affronti seriamente le problematiche quotidiane è molto forzata. “I Cesaroni” rimane una serie consapevolmente leggera perché non prova neanche minimamente a illustrare le conseguenze degli aspetti negativi evocati. E la vita insegna che non ci sono sempre soluzioni consolatorie. E’ ancora molto lontano il giorno in cui in Italia si gireranno fiction come “I Soprano” dove il grado di aderenza alla realtà è altissimo.

Nel racconto de “I Cesaroni” fa inoltre spesso capolino l’idea della famiglia come totem e bene supremo da tutelare. Verrebbe da chiedersi in che mondo vivono. Il loro sarà pure un nucleo allargato ma è irrealistico pensare che ovunque ti giri ci sia sempre comunque qualcuno pronto a darti una mano. Se non ci trovassimo di fronte a un prodotto di puro svago bisognerebbe inserire nel soggetto le conseguenze degli sfratti alle persone anziane abbandonate, del precariato lavorativo senza soluzione o dei piccoli e grandi drammi vissuti nei reparti ospedalieri italiani.



ma che cavolo dice questo?stà bene?????????
 
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rowi_m4e
view post Posted on 18/4/2008, 14:25




-_- Stronzate...tutte stronzate. Intanto sono I Cesaroni ad appasionarci non Il Soprano quindi che vada a farsi ****** questo ''''''giornalista''''' (tengo a precisare le virgolette) E che cavolo... <_<

Scusate eh... :unsure:
 
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1 replies since 18/4/2008, 13:50   251 views
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