Era notte.
La luna illuminava il cielo circondata da una miriade di stelline.
Ero sdraiato su un prato, in un campo, lontano da casa.
Era uno di quei momenti in cui hai voglia di stare solo, staccarti da tutto e tutti, quei momenti che anche se sai che passeranno ti rifugi in te stesso sapendo che è sbagliato.
Un vento lieve accarezzava la mia pelle e giocava con i miei capelli.
In bocca avevo il gambo di un fiore trovato poco prima arrivando li, un fiore che mi aveva colpito per il suo essere diverso in mezzo a tutti gli altri, non sapevo bene che fiore fosse, ma il suo profumo cullava il mio dolore.
Fissavo il cielo.
Era bello.
Infinito ed unico…
Ti sembra non abbia mai fine.
Mi misi a contare le stelline più luminose, in fondo non erano tante, in quell’immensità ne contai all’incirca un centinaio.
Speravo servisse.
Si. Speravo servisse a dimenticare.
Volevo dimenticarmi di lei, quella lei che si è portata via il mio cuore.
Ha giocato con me, pur sapendo il mio modo di ragionare e il mio modo di pensare ad una storia.
Forse non cercavamo la stessa cosa, spesso mi dico, ma poi a pensarci bene, mi manca. Quando mi affeziono troppo, e succede sempre, finisco per perdere la testa in maniera allucinante. Ma come ipotetico difetto preferisco inserirlo nella mia lista PREGI.
In fondo son contento di essere così. Io mi diverto. Sono semplice. Non mi serve una canna o una sbronza per arrivare allo “sballo” e al divertimento, mi basta veramente poco… 2 cagate e via.
Ogni volta che perdo la testa, mi dedico a lei. Forse troppo.
Lei diventa ragione di vita. Lei per cui fin dall’inizio faccio un patto con dio, prendi me al posto suo qualsiasi cosa succeda.
Lei con cui ho passato momenti indimenticabili, momenti che rimangono.
I messaggini, le chiamate, le frasi dolci, i baci, le abbracciatone, i consigli, i segreti…
La prima volta.
Quella prima volta che speravi di passarla con lei. Fra le coperte, un letto comodo, l’amore che ci unisce e in meno che non si dica da due si diventa un corpo solo.
Io dentro lei.
Lei ansima.
Mi stringe forte.
Lei che m’ama.
Io che senza lei sarei morto.
Tutto così perfetto ed irripetibile…
un sogno oramai irrealizzabile.
Mah… in fondo son contento. Se l’avessi fatto e poi sarebbe andata lo stesso così??? Beh… sarebbe stato peggio.
Ancora oggi ti penso, non so ancora per quanto, tu mi tormenterai. Ma ancora oggi io ti amo. Sarò tuo e tu rimarrai sempre dentro me.
Quando poi mi alzo e faccio per andarmene, mi rimproverò per l’ennesima volta di essermi perso nei pensieri, e non semplici pensieri…
Pensieri di LEI.
T’AMO.
By me... smacksmack
haha... thx mille 
