| CAP 3
Dopo qualche giorno, una lettera arriva a turbare la serenità della futura mammina. La dottoressa di Eva ha deciso di iscriverla ad un corso di ginnastica pre-parto e le ha mandato per posta gli orari delle lezioni. -Cavolo! Bisogna presentarsi con il proprio partner. Con chi ci vado io?- si chiede la ragazza, come se non fosse ovvio. Dopo qualche minuto di riflessione, ci arriva anche lei e chiama il suo caro maggiordomo Marco. Marco: -Pronto?- Eva: - Oi, ho bisogno di un piccolo favore. Devi passare a prendere il furgoncino, magari dargli una lavata che fa schifo, metterti una tuta da ginnastica, venire a prendermi, passare a comprarmi il deodorante durante il tragitto e portarmi in ospedale.- Marco:- Ma chi è?- Eva: - Come chi è, ritardato!? Sono una donna in stato interessante, non urtare il mio sistema nervoso. Marco:- Oh….ciao Eva, non ti avevo riconosciuta- Eva:- Certo, perché un miliardo di ragazze ti chiedono di accompagnarle in ospedale- Marco:- Vabbè dai, non fare la permalosa. Arrivo subito.- Dopo circa mezz’ora eccolo correre al magazzino di Walter, ansioso di capire qualcosa di quello che Eva gli aveva anticipato al telefono. La giovane lo accoglie con gioia e garbo:- Dove cavolo eri andato a finire? Possibile che ti ci vogliono secoli per fare due semplice cose? Andiamo, che la lezione comincerà a momenti e siamo già in ritardo. -Lezione di che?- si stupisce Marco. Eva:- In macchina te lo spiego. Adesso, muovitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!! Il giovane Cesaroni, dopo essere stato reso partecipe di quelli che erano i piani per il suo immediato futuro, si dimostra raggiante. Entra nella sala adibita a palestra dell’ospedale, insieme a Eva che, ormai persuasa dell’impossibilità di nascondere il suo pancione, indossa per la prima volta da sei mesi a questa parte, una maglia normale. Sulle pareti, sono appese foto di bambini che mangiano, che piangono, che giocano, che dormono, che camminano, che urlano, che saltano, che gattonano, che bevono, che russano, che si siedono, che nuotano, che cantano, che ballano, che disegnano, che si sbrodolano e che distruggono casa. Sui materassini sparsi sul pavimento, una sfilza di donne quarantenni, con i capelli acconciati all’ultima moda e un trucco non meno leggero di un camion da rimorchio, si stiracchiano sopra ai cuscini gentilmente sistemati dai loro cari maritini, con il capello lungo, gli occhiali da sole e molto più fondotinta delle mogli. Le allegre famigliole ingannano il tempo chiacchierando del più e del meno, mischiando abilmente frasi per niente scontate sulla difficoltà di crescere i figli al giorno d’oggi e il rincaro dei prezzi dei pannolini. Ma niente sembra più interessante dell’entrata dei nuovi arrivati: una coppia di due giovanissimi, mai visti prima…..insomma: una evidentissima “gravidanza a sorpresa”. Subito si avvicina la prima madre (quella che riesce ad alzarsi per prima): -Ciao, ragazzi!! Vi do il benvenuto da parte di tutta la truppa. Siamo molto felici di avervi qui con noi, una coppia di due bellissimi ragazzi, giovani, ma tanto, tanto tanto giovani……….Siete sposati?- Eva:-No…… (Sospiro impaziente e curioso dell’intera compagnia) Marco:-Non ancora…..è che non abbiamo trovato un vestito da sposa che le andasse bene. Ultimamente è ingrassata…- -Buon pomeriggio a tutti! Prendete posizione, cari- l’insegnante di ginnastica salva in calcio d’angolo il cantautore in difficoltà. -Una domanda- bisbiglia Eva a Marco – Per caso sei deficiente? No, perché qualche volta me lo fai proprio pensare- -Ma smettila- si difende il ragazzo – non hai visto che aspettavano come antilopi che gli rivelassimo qualche succulento episodio alla “beautiful”?- Eva: - Non ci avevo pensato. Mi correggo: a volte mi stupisci.- Marco:- E’ per questo che amo scrivere canzoni, per stupire la gente- Eva:- Marco, smettila di mangiare i Baci Perugina che ti fanno ingrassare- -Bene- interviene l’insegnante – iniziamo con i soliti esercizi di riscaldamento. Voi due, venite qui davanti, così vi posso mostrare quello che dovete fare- “Ci mancava solo questa” pensa la povera Eva, sempre più esasperata. In una situazione più strana di questa non si poteva proprio cacciare, eppure in fondo non le dispiaceva. Marco era al settimo cielo, ma questa, dopotutto, non è una novità. Dopo un’ora di lezione, i due non vedono l’ora di fuggire a gambe levate. Come vi è sembrata la lezione?- li aggrediscono in coretto le simpatiche mamme. Mentre Eva tenta di nascondere se stessa e la sua pancia, Marco riesce a farfugliare qualcosa, ma l’interrogatorio non è ancora finito. Con una serie di domande, le donne passano all’attacco decisivo. -E’ maschio o femmina?- -Come lo chiamerete?- -Quando scade il tempo previsto?- -Avete pensato alla sua cameretta?- - Avete già comprato il passeggino?- -Quando vi sposate?- Eva:- Marco corri, corriiiiiiiiii, coooooooooooooooooorrrrrrrrrrrrrrriiiiiiiiii!!!!........In questo posto non ci metterò mai più piede! Quelle sanguisughe dovrebbero rinchiuderle in un manicomio! Marco:- Ma come fai con la tua dottoressa, che vuole che frequenti le lezioni?- Eva:- Non ti preoccupare, è single. Le manderò Walter uno di questi giorni.
Mi auguro vi piaccia, non finisce qui.
|